#andratuttobene?
Il particolare periodo che stiamo vivendo porta con sé un alone di emozioni di tensione, preoccupazione, ansia e paura.
Non potete immaginare la gioia che ha pervaso il mio animo di inguaribile ottimista, quando ho appreso che un anonimo in Lombardia aveva deciso di portare gioia e positività nelle giornate di molte persone, attaccando centinaia di post-it che riportavano una frase molto semplice: “Tutto andrà bene” scritta a mano ed accompagnata dal disegno di un cuoricino.
Mi sono immediatamente messa a fantasticare su questo anonimo, dapprima pensandolo un giovane con un lungo ciuffo al vento che se ne va fischiettando sulla sua bicicletta, con un cestino ricolmo di post-it, poi ho pensato ad una nonna, che ricurva sul suo bastone, ogni qualche passo di fermasse ad estrarre il blocco dei post-it per scriverci quelle poche parole colme di speranza.
Dopo poco tempo ha spopolato invece l’iniziativa di una mamma: quella di dipingere degli arcobaleni, accompagnati da una rivisitazione della scritta dei post-it: “Andrà tutto bene”. Gli arcobaleni di buon auspicio potevano essere dipinti su lenzuola o cartelloni ed esposti fuori dalle case, così da creare una potente onda di positività e di colore in mezzo a tante notizie sconfortanti.
Non ho resistito un secondo e immediatamente mi sono procurata cartelloni e tempere, e sia io che i miei figli abbiamo dipinto il nostro personale arcobaleno.
E così, dopo qualche ora, avevamo prodotto diversi arcobaleni, nel mio compariva anche la frase, diventata nel frattempo un popolare hashtag sui social network: #andratuttobene.
Molto soddisfatta di contribuire a portare un sorriso a chi in questo momento per vari motivi fatica a trovarlo, ho appeso i nostri arcobaleni fuori e dentro casa. Ogni volta che mi ci imbattevo, un sorriso nasceva spontaneo.
Dopo una settimana però, il mio arcobaleno ha iniziato a destarmi qualche pensiero, e ho cominciato a pormi delle domande riguardo alle parole che componevano la frase che avevo utilizzato.
Partiamo da “andrà”, mi sono resa conto che l’utilizzo di un verbo al futuro genera in noi un’aspettativa, di conseguenza ci distoglie dall’unico momento che stiamo vivendo, che è Adesso.
Tutto è un termine talmente assoluto che non mi sento davvero di potere usare in questa circostanza.
Arriviamo poi a “bene”. I giudizi sono così radicati nella nostra abituale comunicazione che si annidano anche dietro le migliori intenzioni. Bene è appunto un giudizio, dunque chi sono io per poter dire cosa sia bene e cosa sia male?
Nell’elaborare questi pensieri, automaticamente ho stracciato il mio arcobaleno, lasciandolo ardere dentro la stufa.
Questo fuoco ha generato in me il desiderio di elaborare nuovi pensieri che potessero comunque
veicolare quella positività e quel sorriso che desidero portare, in me e negli altri, in questo momento, ho quindi scritto un primo messaggio:
Ho Fiducia nell’Universo e nel suo fluire secondo le sue leggi naturali.
Credo che ognuno di noi, in base alla propria essenza, esperienza, propensione, possa elaborare dei messaggi da donare a sé stesso e all’Umanità in questo particolare frangente di Vita, nutrendoli con sentimenti di Amore e Pace.
Sono molto grata all’anonimo che ha iniziato ad attaccare post-it in Lombardia.
Ho escluso però una possibilità di fantasie sulla sua identità: sicuramente non è stato un bambino.
Grazie Bambini per ricordarci che esiste soltanto il momento presente, che ogni istante di questa vita ci concede di essere vissuto in tutta la sua interezza, senza aspettative nè timori.
Grazie Bambini che con il Vostro essere Voi stessi ci ricordate che non esistono nè il bene nè il male, ma solo movimenti ai quali siamo chiamati, passaggi che ci portano a continue evoluzioni.
Grazie Bambini per come Voi sapete adattarvi alla mutevolezza della Vita, senza lamentarvi di ciò che vivete, ma cercando ogni secondo di fare il meglio delle vostre possibilità.
Grazie Bambini della Vostra autenticità, della vostra spontaneità, del vostro gioire a pieno, del vostro soffrire a pieno, senza pensare a ieri, né a domani.
Grazie Bambini, Grandi Maestri di Vita.
Chi voglia condividere con noi un suo messaggio da donare all’Universo, può farlo liberamente.
Grazie
Denise Bianchi
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Storia a memoria
Vivevano tutti felici e contenti
stringendo comunque il coltello tra i denti
A passeggio tra i boschi poche persone,
tutti ad accelerare e poi giù di freno e frizione.
E se al supermercato guardavi i carrelli un pochino
vedevi schifezze ammazza intestino
Pensate! riuscivano a stare isolati
seppur in contesti alquanto affollati
I piccoli a scuola, poi tutti al liceo
e per quelli più grandi un buon ateneo
I padri al lavoro e a tempo pieno
e pure le madri.. pagate un po’ meno
A casa restavano cani con gatti
e pure gli anziani tutti annoiati
Tornavano a sera tutte queste persone, più stanche, arrabbiate, in lenta processione
Aprivan la porta, con rassegnazione..
poi tutti davanti alla televisione…
A sentir le notizie, quasi tutte bruttine
e sempre le stesse, più qualche politico con le sue promesse
Valanghe di film, ma con pubblicità
e poi serie tv, reality e show a propinare una falsa realtà
E più alto il volume per non sentire di la
il pianto di chi è la vera realtà
E poi tutti a letto, beh si fa per dire,
arriva l’insonnia e solo al mattino vorresti dormire
Accadde che un giorno si svegliò un bambino
prese i nonni per mano e scese in giardino
Seguito da gatti, da cani e vicini
eccoli, pronti a varcare i confini
Aperti i cancelli e attraversate le vie,
si ritrovarono tutti nelle periferie
Un mare di bimbi, di adulti e di anziani
tutti decisi a non aspettare domani
Oggi si vive, ieri è passato,
domani sarà un oggi assolato
C’era una volta, ma so che c’è ancora
un mondo migliore di quello visto finora
tony di lauro (aprile20020)